16-03-2019: VESPA E CIAO DARWIN... LA TRADIZIONE O L'EVOLUZIONE?
17-03-2019 23:19 - Vespa Club
Grande serata "Ciao Darwin" al circolo ricreativo Arci di Ponte Buggianese.
Una folta platea di persone, due squadre agguerrite di 10 concorrenti ciascuna che si fronteggiano sul tema "Vespa classica" contro "Vespa evoluzione" (COSA ed automatiche). Sempre la stessa diatriba, come accadde tra la T5 ed il Px, tra la Pk e la 50 Special, tra COSA e Px, ed ancora tra Vespa automatica e Vespa a marce.
La squadra dedicata alla Vespa, di cui porta il nome, ha fatto il suo ingresso in sala indossando costumi nel ricordo dei figli dei fiori, attaccati alla tradizione del fumo della miscela fatta con il misurino, della lamiera della scocca e delle parti complementari, dei pochi freni e fari e del cambio al manubrio.
La squadra avversaria, con il nome "Obbrobri", dedicata quindi alla evoluzione della Vespa e cioè alla COSA e ed alle automatiche di ultima generazione, è entrata in sala senza alcun travestimento con lo spirito dell'attualità. Gli obrobristi erano in 9, Costanza all'ultimo minuto non ha potuto partecipare.
Il presentatore da inizio alla serata, gli Obbrobri con un po' più di plastica, i freni idraulici, un bel faro ed il catalizzatore hanno faticato alla prima prova di canto, d'altra parte non era facile per gli obrobristi, che cantavano "Tu si na cosa grande per me" e "Che cosa c'è", competere con il ritmo di "Si viaggiare" e di "50 special"...
La seconda prova, quella di convincimento di cambio squadra, è andata invece a favore degli Obbrobri: la tradizione nulla ha potuto contro l'evoluzione...
Terza prova di abilità: la storia; domande sul mondo Vespa. Gli obbrobri, con grande soddisfazione, si sono aggiudicati anche questa manche, dato che il motto della squadra Vespa era proprio "la storia siamo noi..."
Quarta prova, il travestimento a tema. Chi si presenta in tuta da meccanico, chi in mutande, chi in pigiama, chi in parrucca e boa e chi con il casco, dopo la sfilata tra le due squadre ha vinto la Vespa.
Il pubblico si sbuccia le mani, ma il bello deve ancora arrivare, si abbassano le luci della sala ed entra niente poco di meno che "Padre Natura": il nostro mister Vespa 2018 è arrivato in perizoma dentro una pelliccia, andandosi a sedere su uno sgabello leopardato tra i concorrenti. Il pubblico in un tripudio di applausi e risate ha raggiunto l'apoteosi.
La gara comunque era sulla parità, la quinta prova di abilità deciderà le sorti della serata. Sono stati i due capitani a scegliere i concorrenti della squadra avversa. La prova è consistita nel montaggio di una ruota anteriore della Vespa 50. Sono state le quattro concorrenti rosa a mettersi in gioco per far trionfare l'una o l'altra squadra.
Per la Vespa Francesa e Marzia, per gli Obbrobri Gabriella e Barbara.
Durante il montaggio il tifo di squadra era pressante ed alla fine le due belle obbrobriste hanno surclassato le altrettanto belle vespiste.
Il gioco è fatto! Il mattatore della serata, il nostro presidente Enrico Ceccarini, sentito il "notaio" protempore Leonardo Muscolino, ha decretato la vittoria per gli Obbrobri. Con grande sportività e amicizia il capo squadra Vespa ha premiato i vincitori ed ugualmente il capo squadra degli Obbrobri ha riconosciuto la lealtà degli avversari.
Vittoria meritata per coloro che come motto avevano "il futuro siamo noi" anche perché, ricordiamolo, agli Obbrobri mancava un concorrente.
Da ricordare il momento commovente della serata, quando Andrea Manfredi, che ieri compiva gli anni, mentre le luci erano soffuse e tutta la sala intonava "tanti auguri Andrea", si è visto portare il dolce con le candeline dal suo bimbo Mattia.
Un particolare ringraziamento agli organizzatori, in particolar modo a Enrico Ceccarini e Leonardo Muscolino, al Circolo Ricreativo Arci per la gustosa cena e la location. Un ringraziamento al Sindaco Nicola Tesi, che ha portato il saluto dell'amministrazione. Un grazie a tutti i concorrenti, ma soprattutto al pubblico per la partecipazione.
Il riconoscimento più grande alla Vespa in tutte le sue varianti e modelli, un vero e proprio cult che ci accomuna e ci accompagna fornendoci un sano divertimento e nuovi spunti per consolidare le amicizie e trovarne sempre di nuove.
Fonte: luca
Una folta platea di persone, due squadre agguerrite di 10 concorrenti ciascuna che si fronteggiano sul tema "Vespa classica" contro "Vespa evoluzione" (COSA ed automatiche). Sempre la stessa diatriba, come accadde tra la T5 ed il Px, tra la Pk e la 50 Special, tra COSA e Px, ed ancora tra Vespa automatica e Vespa a marce.
La squadra dedicata alla Vespa, di cui porta il nome, ha fatto il suo ingresso in sala indossando costumi nel ricordo dei figli dei fiori, attaccati alla tradizione del fumo della miscela fatta con il misurino, della lamiera della scocca e delle parti complementari, dei pochi freni e fari e del cambio al manubrio.
La squadra avversaria, con il nome "Obbrobri", dedicata quindi alla evoluzione della Vespa e cioè alla COSA e ed alle automatiche di ultima generazione, è entrata in sala senza alcun travestimento con lo spirito dell'attualità. Gli obrobristi erano in 9, Costanza all'ultimo minuto non ha potuto partecipare.
Il presentatore da inizio alla serata, gli Obbrobri con un po' più di plastica, i freni idraulici, un bel faro ed il catalizzatore hanno faticato alla prima prova di canto, d'altra parte non era facile per gli obrobristi, che cantavano "Tu si na cosa grande per me" e "Che cosa c'è", competere con il ritmo di "Si viaggiare" e di "50 special"...
La seconda prova, quella di convincimento di cambio squadra, è andata invece a favore degli Obbrobri: la tradizione nulla ha potuto contro l'evoluzione...
Terza prova di abilità: la storia; domande sul mondo Vespa. Gli obbrobri, con grande soddisfazione, si sono aggiudicati anche questa manche, dato che il motto della squadra Vespa era proprio "la storia siamo noi..."
Quarta prova, il travestimento a tema. Chi si presenta in tuta da meccanico, chi in mutande, chi in pigiama, chi in parrucca e boa e chi con il casco, dopo la sfilata tra le due squadre ha vinto la Vespa.
Il pubblico si sbuccia le mani, ma il bello deve ancora arrivare, si abbassano le luci della sala ed entra niente poco di meno che "Padre Natura": il nostro mister Vespa 2018 è arrivato in perizoma dentro una pelliccia, andandosi a sedere su uno sgabello leopardato tra i concorrenti. Il pubblico in un tripudio di applausi e risate ha raggiunto l'apoteosi.
La gara comunque era sulla parità, la quinta prova di abilità deciderà le sorti della serata. Sono stati i due capitani a scegliere i concorrenti della squadra avversa. La prova è consistita nel montaggio di una ruota anteriore della Vespa 50. Sono state le quattro concorrenti rosa a mettersi in gioco per far trionfare l'una o l'altra squadra.
Per la Vespa Francesa e Marzia, per gli Obbrobri Gabriella e Barbara.
Durante il montaggio il tifo di squadra era pressante ed alla fine le due belle obbrobriste hanno surclassato le altrettanto belle vespiste.
Il gioco è fatto! Il mattatore della serata, il nostro presidente Enrico Ceccarini, sentito il "notaio" protempore Leonardo Muscolino, ha decretato la vittoria per gli Obbrobri. Con grande sportività e amicizia il capo squadra Vespa ha premiato i vincitori ed ugualmente il capo squadra degli Obbrobri ha riconosciuto la lealtà degli avversari.
Vittoria meritata per coloro che come motto avevano "il futuro siamo noi" anche perché, ricordiamolo, agli Obbrobri mancava un concorrente.
Da ricordare il momento commovente della serata, quando Andrea Manfredi, che ieri compiva gli anni, mentre le luci erano soffuse e tutta la sala intonava "tanti auguri Andrea", si è visto portare il dolce con le candeline dal suo bimbo Mattia.
Un particolare ringraziamento agli organizzatori, in particolar modo a Enrico Ceccarini e Leonardo Muscolino, al Circolo Ricreativo Arci per la gustosa cena e la location. Un ringraziamento al Sindaco Nicola Tesi, che ha portato il saluto dell'amministrazione. Un grazie a tutti i concorrenti, ma soprattutto al pubblico per la partecipazione.
Il riconoscimento più grande alla Vespa in tutte le sue varianti e modelli, un vero e proprio cult che ci accomuna e ci accompagna fornendoci un sano divertimento e nuovi spunti per consolidare le amicizie e trovarne sempre di nuove.
Fonte: luca
Marco 18-03-2019
La COSA...
...l'è veramente un OBBROBRIO!