MULTINAZIONALE PUNTA GLI OCCHI SULLE CERBAIE
21-02-2009 - Cronaca
FUCECCHIO. Potrebbe essere una multinazionale a investire nel "Sistema turistico rurale delle colline", il progetto da venti milioni di euro che da quasi dieci anni aspetta di trovare un imprenditore interessato. Potrebbe. Perché anche ieri mattina, nell´ufficio del vicesindaco Silvia Melani è arrivata la telefonata di una grande società che opera nel settore del turismo interessato al patrimonio dell´ex Opera Pia. Una multinazionale che opera nel settore del turismo. Un nome importante che l´ufficio del vicensidaco ha deciso di tenere, al momento, top secret.
Perché su quel progetto, si gioca il futuro di Fucecchio. Almeno per quanto riguarda il settore del turismo e quella vocazione che l´amministrazione ha scoperto da qualche anno. Sono le cifre infatti che parlano da sole. «Nell´ultimo anno - dice Silvia Melani - a Fucecchio c´è stata una domanda in costante crescita di posti letto a fronte di una risposta che ancora non c´è. Nel nostro comune non riusciamo a soddisfare né i turisti che visitano la Toscana e il nostro territorio per motivi culturali e nemmeno a chi ha l´esigenza di trascorrere, per motivi di lavoro, qualche giorno nel comprensorio del cuoio».Il progetto che ha stuzzicato l´attenzione dell´operatore turistico potrebbe dare respiro quindi a un settore che rischia di perdere un´occasione d´oro. Quella di vedere il patrimonio dell´ex Opera Pia in un mega villaggio turistico.
«L´unica clausola che prevede il contratto - dice il vicesindaco - è quello che tutte le strutture, la villa e le case coloniche, devono essere trasformate in una struttura turistica. E tutte le struttureche dovranno essere realizzate nell´area a verde dovranno essere aperte alla città e tutti dovranno quindi avere la possibilità di frequentarle». Nell´idea dell´assessorato allo Sviluppo economico quindi, sulle colline delle Cerbaie non nascerà un mega villaggio turistico chiuso al resto del territorio. Il piano industriale realizzato dal Comune prevede la ristrutturazione di tutto il patrimonio immobiliare dell´ex Opera Pia e la creazione di un vero e proprio polo del turismo sulle colline delle Cerbaie. Ma prevede anche la creazione di ippovie, di campi da calcio e da tennis, di un campo da golf a 18 buche che dovranno essere aperti ai fucecchiesi.
In tutto il 2008, di telefonate nell´ufficio del vicesindaco ne sono arrivate parecchie. Qualcuna anche di intermediari di grandi gruppi che stanno fiutando un vero e proprio affare. E infatti, la multinazionale che opera nel settore del turismo che ha messo gli occhi addosso alle Cerbaie e agli immobili che si trovano in quell´area, sta aspettando il via libera di banche e immobiliaristi.
«Un via libera che tarda ad arrivare perché purtroppo siamo in una condizione globale drammatica - aggiunge Melani - e infatti, l´unica cosa che sta frenando questa operazione è la mancanza di fiducia ad investire in un progetto come questo». Mancanza di fiducia immotivata, almeno a sentire il vicesindaco.
Perché chi si è fatto avanti proprio ieri, ha anche chiesto di poter apportare qualche modifica al progetto. E di creare, ad esempio, un´unica sala per le colazioni nel corpo centrale dell´ex Opera Pia.
Un dettaglio questo, che soddisfa il vicesindaco. Perché il sogno, finalmente, potrebbe diventare realtà.
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Centottanta ettari di terreno in un paesaggio da sogno
Un investimento da 20 milioni per resort con 280 posti letto
FUCECCHIO. Centottanta ettari di terreno, 11 case coloniche e una grande villa fattoria per un totale di circa 3mila 800 metri quadrati di superficie coperta. Sono questi i numeri dell´ex Opera Pia che potrebbe essere trasformata in un villaggio turistico, con 280 posti letto suddivisi nei 71 alloggi. Il progetto prevede anche il recupero e la valorizzazione delle aree verdi che si trovano nel patrimonio dell´ex Opera Pia.
Cento ettari di terreno che potranno essere trasformati in un parco giochi, attraversati da ippovie e piste ciclabili e anche da un percorso benessere, campi da tennis e da calcetto, tavoli da ping pong e minigolf o un campo da golf a 18 buche.
Un progetto che richiede un investimento di oltre 20 milioni di euro. Alla parte pubblica spetterebbero 9 milioni e 400 mila euro, al privato più di dieci milioni di euro mentre le risorse miste pubblico-privato ammonterebbero a 1 milione e 200 mila euro circa.
Fonte: Il Tirreno del 21-02-09
Perché su quel progetto, si gioca il futuro di Fucecchio. Almeno per quanto riguarda il settore del turismo e quella vocazione che l´amministrazione ha scoperto da qualche anno. Sono le cifre infatti che parlano da sole. «Nell´ultimo anno - dice Silvia Melani - a Fucecchio c´è stata una domanda in costante crescita di posti letto a fronte di una risposta che ancora non c´è. Nel nostro comune non riusciamo a soddisfare né i turisti che visitano la Toscana e il nostro territorio per motivi culturali e nemmeno a chi ha l´esigenza di trascorrere, per motivi di lavoro, qualche giorno nel comprensorio del cuoio».Il progetto che ha stuzzicato l´attenzione dell´operatore turistico potrebbe dare respiro quindi a un settore che rischia di perdere un´occasione d´oro. Quella di vedere il patrimonio dell´ex Opera Pia in un mega villaggio turistico.
«L´unica clausola che prevede il contratto - dice il vicesindaco - è quello che tutte le strutture, la villa e le case coloniche, devono essere trasformate in una struttura turistica. E tutte le struttureche dovranno essere realizzate nell´area a verde dovranno essere aperte alla città e tutti dovranno quindi avere la possibilità di frequentarle». Nell´idea dell´assessorato allo Sviluppo economico quindi, sulle colline delle Cerbaie non nascerà un mega villaggio turistico chiuso al resto del territorio. Il piano industriale realizzato dal Comune prevede la ristrutturazione di tutto il patrimonio immobiliare dell´ex Opera Pia e la creazione di un vero e proprio polo del turismo sulle colline delle Cerbaie. Ma prevede anche la creazione di ippovie, di campi da calcio e da tennis, di un campo da golf a 18 buche che dovranno essere aperti ai fucecchiesi.
In tutto il 2008, di telefonate nell´ufficio del vicesindaco ne sono arrivate parecchie. Qualcuna anche di intermediari di grandi gruppi che stanno fiutando un vero e proprio affare. E infatti, la multinazionale che opera nel settore del turismo che ha messo gli occhi addosso alle Cerbaie e agli immobili che si trovano in quell´area, sta aspettando il via libera di banche e immobiliaristi.
«Un via libera che tarda ad arrivare perché purtroppo siamo in una condizione globale drammatica - aggiunge Melani - e infatti, l´unica cosa che sta frenando questa operazione è la mancanza di fiducia ad investire in un progetto come questo». Mancanza di fiducia immotivata, almeno a sentire il vicesindaco.
Perché chi si è fatto avanti proprio ieri, ha anche chiesto di poter apportare qualche modifica al progetto. E di creare, ad esempio, un´unica sala per le colazioni nel corpo centrale dell´ex Opera Pia.
Un dettaglio questo, che soddisfa il vicesindaco. Perché il sogno, finalmente, potrebbe diventare realtà.
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Centottanta ettari di terreno in un paesaggio da sogno
Un investimento da 20 milioni per resort con 280 posti letto
FUCECCHIO. Centottanta ettari di terreno, 11 case coloniche e una grande villa fattoria per un totale di circa 3mila 800 metri quadrati di superficie coperta. Sono questi i numeri dell´ex Opera Pia che potrebbe essere trasformata in un villaggio turistico, con 280 posti letto suddivisi nei 71 alloggi. Il progetto prevede anche il recupero e la valorizzazione delle aree verdi che si trovano nel patrimonio dell´ex Opera Pia.
Cento ettari di terreno che potranno essere trasformati in un parco giochi, attraversati da ippovie e piste ciclabili e anche da un percorso benessere, campi da tennis e da calcetto, tavoli da ping pong e minigolf o un campo da golf a 18 buche.
Un progetto che richiede un investimento di oltre 20 milioni di euro. Alla parte pubblica spetterebbero 9 milioni e 400 mila euro, al privato più di dieci milioni di euro mentre le risorse miste pubblico-privato ammonterebbero a 1 milione e 200 mila euro circa.
Fonte: Il Tirreno del 21-02-09